10 curiosità, documentate, che forse non conoscevate sul caffè
Una lista di curiosità su una delle bevande più consumate al mondo. Caffeinomani, eccovi qualche informazione in più:
- Riduzione della vista: secondo un articolo uscito nell’Ottobre del 2012, il consumo regolare di caffè può aumentare l’incidenza del glaucoma esfoliativo caratterizzato da depositi di materiale traballante sulla superficie anteriore del cristallino e l’angolo dell’occhio. L’accumulo di questo materiale in un angolo si pensa possa bloccare il sistema di drenaggio dell’occhio ed aumentare la pressione oculare. Studiando la popolazione scandinava, che ha un alto numero di pazienti affetti da questo glaucoma, e il loro risaputo elevato consumo di caffè alcuni ricercatori di Boston hanno trovato un nesso tra i due elementi. Nessun’altro tipo di bevanda energizzante o medio-eccitante sembra aver dato gli stessi risultati.
- Riduce il rischio di disordini epatici: nei pazienti con steatosi epatica non alcolica, patologia cellulare legata all’accumulo intracellulare di trigliceridi a livello del tessuto epatico che comporta una serie di danni fino alla necrosi della cellula, sembra che il consumo quotidiano di caffè ne limiti la progressione. Infatti suddividendo più di 300 individui a seconda del livello di steatosi che avevano, i ricercatori hanno notato che quelli che si trovano negli stadi più precoci sono quelli che consumavano più tazzine di caffè al giorno.
- Riduce il rischio di cancro oro-faringeo: secondo uno studio condotto dall’American Cancer Society un consumo giornaliero di almeno 4 tazzine di caffè ridurrebbe il rischio del 50% di contrarre un tumore oro-faringeo. Tale percentuale sarebbe indipendente dallo stile di vita sessuale del paziente, dal suo consumo di alcool o sigarette.
- Protegge il cuore: secondo uno studio della Beth Israel Deaconess Medical Center, un consumo moderato di caffè sembra avere effetti benefici sul tessuto cardiaco. Il massimo della protezione si otterrebbe consumando due tazzine di caffè al giorno e tornerebbe a decrescere la sua azione benefica se si aumenta il numero fino a cinque. Un valido aiuto contro l’insufficienza cardiaca.
- Previene la perdita di memoria nei pazienti diabetici: un diabete poco controllato porta inevitabilmente a problemi di memoria e di apprendimento fino a poter sfociare in una vera e propria demenza. Secondo uno studio condotto in Portogallo su topi affetti da diabete di tipo 2 e abbeverati con acqua contenente caffeina, l’insorgere di effetti negativi sulla memoria sembra essere limitato. Parliamo però di un equivalente di caffeina pari ad 8 tazzine al giorno.
- Riduce il rischio di tumore alla pelle: uno studio ventennale condotto su più di 100 mila partecipanti sembra aver palesato un collegamento inverso tra sviluppo del carcinoma delle cellule basali della pelle e consumo di caffè. Non vale solo per il caffè ma per tutti i prodotti contenenti caffeina o suoi derivati. Nessun effetto benefico è stato riscontrato su melanomi e carcinomi a cellule squamose.
- Meno chance per l’inseminazione artificiale: secondo uno studio danese le donne che si sottopongono al trattamento dell’inseminazione artificiale e consumano più di 5 tazzine di caffè al giorno riducono le loro chance di riuscita del 50%. Gli effetti sono comparabili ai ben più noti dati negativi correlati al fumo.
- La pianta di caffè qualità arabica si estinguerà: tra circa 70 anni, secondo uno studio del Royal Botanic Gardens. Il motivo? I cambiamenti climatici. Le piante utilizzate per scopi commerciali sono selezionate a seconda delle caratteristiche ritenute più convenienti. Questo però ne ha limitato la variabilità genetica e di conseguenza la capacità di adattarsi velocemente ai cambiamento del clima.
- Il caffè non aiuta al risveglio: secondo uno studio uscito su Appetite Journal e redatto da l’Università dell’East London la sensazione di sentirsi più svegli dopo il consumo di una tazzina di caffè sarebbe dovuto ad un semplice effetto placebo. Su due gruppi, uno alimentato con vero caffè e l’altro con caffè privo di caffeina è stato riscontrato lo stesso aumento del livello di allerta.
- Fattore di rischio per l’osteoporosi: secondo un recente articolo uscito sul Journal Medical Engineering and Informatics e redatto da un gruppo di ricercatori portoghesi, il caffè rientrerebbe nella lista di fattori di rischio per l’aumento della fragilità ossea dovuta allo sviluppo dell’osteoporosi nelle donne post-menopausa.
Link agli articoli scientifici correlati:
- The Relationship between Caffeine and Coffee Consumption and Exfoliation Glaucoma or Glaucoma Suspect: A Prospective Study in Two Cohorts
- Association of coffee and caffeine consumption with fatty liver disease, nonalcoholic steatohepatitis, and degree of hepatic fibrosis
- Coffee, Tea, and Fatal Oral/Pharyngeal Cancer in a Large Prospective US Cohort
- Moderate Coffee Consumption Offers Protection Against Heart Failure
- Caffeine Consumption Prevents Diabetes-Induced Memory Impairment and Synaptotoxicity in the Hippocampus of NONcZNO10/LTJ Mice
- Increased Caffeine Intake Is Associated with Reduced Risk of Basal Cell Carcinoma of the Skin
- Does coffee consumption reduce the chance og pregnancy and live birth in IVF
- The Impact of Climate Change on Indigenous Arabica Coffee (Coffea arabica): Predicting Future Trends and Identifying Priorities
- Expectation of having consumed caffeine can improve performance and mood
- Bone fragility in postmenopausal women: a preliminary study
Odisseo
L’ha ribloggato su Caffè di Torino.