Tintinnabuli

Non sarebbe stato difficile per gli apostoli aver vissuto nell’Unione Sovietica. Lì ci sono persone meravigliose come loro“.

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Il 1977 è l’anno del punk. Johnny Rotten canta ‘Io sono l’anticristo’.  L’ Estonia invece è ancora una delle quindici repubbliche dell’URSS. Arvo Pärt, dopo sette anni di silenzio, stanco della dodecafonia e della musica atonale, ricomincia a comporre. Riparte dalla musica sacra. La scompone, la semplifica. Ricerca una continua riduzione ai minimi termini. Ne uscirà Tabula Rasa. Un’opera di una Continua a leggere

Il jazz dell’Apartheid

Un ricordo del grande e sfortunato trombettista Mongezi Feza

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L’apartheid, che per decenni ha disonorato il popolo sudafricano, non risparmiò neppure la musica. Lascio quindi ad altri spazi la giusta e meritata commemorazione di Nelson Mandela e ne approfitto per raccontare la più modesta storia di un grande e sfortunato trombettista sudafricano: Mongezi Feza.

 I Blue Notes erano una formazione jazz capitanata dal pianista Chris McGregor, figlio di emigrati scozzesi, che includeva musicisti bianchi e neri ma costretta, dopo le leggi razziali del 1964, ad esibirsi Continua a leggere

I ritratti del Duce

Il jazz di Mussolini tra gli intonarumori futuristi e l’industrial di Sheffield.

Jazz Mussolini

Non sono di quelli che “Mussolini mandavala gente a fare vacanza al confino”. Faccio invece parte di quelli che sono in trepida attesa del ritorno in libreria. previsto per la fine di questo 2013,  di “Eros e Priapo”, il feroce pamphlet antimussoliniano dell’ingegner Gadda scritto nel 1945 ma pubblicato solo nel 1967 dopo i molti tagli autocensori dello stesso autore che dipinge il duce come batrace, bombetta, maramaldo, Gran Somaro, Gran Pernacchia, Fottuto di Predappio, Provolone, Finto Cesare.

E sono affezionato pure a quelle pagine prive del livore gaddiano ma

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L’importanza dei classici

 Festa al Teatro Aurora di Scandicci per il trentennale dell’Eneide di Krypton

Litfiba Eneide

In un suo saggio pubblicato postumo, Italo Calvino si interrogava su cosa fosse un classico e ne proponeva alcune definizioni: la prima era “I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…»”. Alla definizione di classico allacciamo quindi il ricordo del primo incontro, il ricordo di quando tutto aveva il sapore particolare del non sentito ancora. E per questo li rivestiamo di un valore forse anche superiore ai loro meriti. Fa un po’ arrossire riascoltare oggi il

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Fantasia

“Fantasia” un libro di Bruno Munari che non può mancare nella vostra libreria di casa. Arte e scienza per scoprire i segreti delle nostre percezioni.

Fantasia - Bruno Munari

Andiamo un po’ a ritroso nel tempo: anno 1992.

L’autore: Bruno Munari, artista e designer italiano, scomparso nel 1998.

“Fantasia, invenzione, creatività e immaginazione nelle comunicazioni visive. È possibile capire come funzionano queste facoltà umane? Che relazione hanno con l’intelligenza e la memoria? Munari spiega tutto ciò con argomenti chiari e moltissimi esempi visivi noti e ignoti. E anche come si stimola la creatività e come si può allenare la mente ad essere più elastica e più pronta.”

Si parla di definizioni: creatività, invenzione, immaginazione e Continua a leggere