Le categorie dell’elettorato italiano
Si vocifera un’imminente caduta del Governo. Chi pensa prima del voto sulla nuova Legge Elettorale, chi subito dopo. Un’analisi veloce sui profili possibili dell’elettore medio.
- Il “protesto sempre e comunque”: quello che protesta nonostante tutto. Non vota o se va a votare segnala la propria disapprovazione verso il sistema scarabocchiando strani slogan sulla scheda elettorale.
- “L’assente”: quello che un po’ per pigrizia, un po’ per incoscienza, si dimentica di andare a votare. Il suo spirito critico nei confronti della politica è pari a zero. Forse neanche riesce a capire chi sono quegli strani personaggi che ogni giorno, i telegiornali, mostrano in televisione e che si riuniscono in un palazzo chiamato Montecitorio.
- Il “nonostante tutto”: quello che, indipendentemente dal proprio colore politico, continua a votare il proprio leader. Non importa quanti scandali possano accadere. Non importa se ha rubato. Sono tutte menzogne. Deve votarlo per un’Italia migliore.
- Il “voto il male minore”: colui che non ha un vero credo politico. Basta che il vecchio o il nuovo partito che si candida non gli crei troppi problemi e magari gli tagli le tasse.
- Il “credente”: colui che vota il proprio partito seguendo un’ideologia politica. Non importa se quella ideologia è morta da anni, continua imperterrito a considerare il proprio partito “l’unico” che professa princìpi giusti.
- Il “manifestante”: colui che scende sempre in piazza. Ogni causa è giusta per manifestare contro il sistema corrotto. La sua ideologia politica si basa su link, senza fonte, che Facebook e Twitter gli propina. Vota solo chi gli chiede di scendere in piazza per manifestare contro qualcosa.
A qualsiasi categoria tu appartenga, ricorda che “il voto” è un diritto importante che si può proteggere solo continuando ad esercitarlo (magari pensando anche un po’, prima di mettere la crocetta sul simbolo).
Odisseo